Intervista di Alessandro Troncone a Luca Magnino, centrocampista del Modena, sulle colonne de il Resto del Carlino.

Di seguito un estratto.

"Nel novero di chi può contare 100 presenze (114, per la precisione) con la maglia canarina, c’è Luca Magnino. Testa e gambe, verrebbe da dire. Mai domo in campo, sognatore e studente fuori. Tre anni esatti a Modena, da leader silenzioso. Ma il ragazzo è tutto da scoprire per il percorso, non banale, fuori dal rettangolo. A partire dagli studi e dalla recente laurea.

Perché ha scelto di laurerasi? "Sono convinto sia formativo, personalmente. Avevo iniziato l’Università pubblica a Udine, in presenza. Poi l’ho lasciata e due anni fa l’ho ripresa,

Tesser, Bianco, Bisoli e Mandelli. Una parola per ognuno di loro? "Per Tesser l’esperienza, sicuramente. Per Bianco la parola innovazione. Bisoli, carisma. Mandelli, serenità e fiducia. Un normalizzatore".

[...]

Il momento più bello a Modena? "La promozione in B. Le due emozioni più forti il gol di Gagno e quello di Minesso con il Pescara allo scadere".

Il momento più brutto? "La contestazione dello scorso anno dopo il ko con la Feralpisalò. Avevo giocato anche pochi minuti, non era stato dentro la partita e non fu bello".

Il compagno che l’ha impressionata di più? "Due nomi. Palumbo, sta dimostrando di essere fuori categoria. Poi dico Andrea Poli. Faceva cose normali ma erano straordinarie nella loro semplicità. Si capiva il perché avesse giocato al Milan e all’Inter".

Sezione: News / Data: Ven 28 febbraio 2025 alle 14:43 / Fonte: Tuttob.com
Autore: Antonio Vistocco
vedi letture
Print