Intervista a Filippo Romagna, difensore del Sassuolo, sulle colonne de il Resto del Carlino. 

Di seguito un estratto.

È contento, dice, del percorso che ha fatto, e di dove questo percorso lo ha portato. Imbullonandolo al centro della difesa del Sassuolo, della quale Filippo Romagna è un punto fermo, complici 8 presenze su 9, fin qua, in campionato. Traguardo non scontato, visto il gravissimo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi tantissimo tempo ma al quale Romagna non pensa più, guardando solo avanti. Nemmeno troppo avanti, tuttavia: in ritiro – dice – ha capito che sarebbe rimasto in neroverde ("e ci speravo", ammette), in Fabio Grosso, che lo aveva già allenato ai tempi delle giovanili della Juventus, ha ritrovato "un allenatore che conosco e stimo, del quale conoscevo le idee e il modo di lavorare" e nel Sassuolo che corre per risalire "una società cui sono profondamente legato e un gruppo affiatato, che vuole continuare a fare bene, e alla lunga può fare la differenza, anche perché la strada è ancora lunghissima". Gruppo dal quale Grosso sta attingendo il meglio, ruotando gli effettivi senza che i risultati ne risentano troppo: Romagna, ad esempio, era capitano contro il Cittadella, e in panchina a Brescia… "Siamo in tanti e ce la mettiamo tutta per mettere in difficoltà il mister quando deve scegliere. Credo tra l’altro la grande competizione che c’è tra di noi aiuti ognuno a dare sempre il massimo, a far sentire tutti coinvolti. A suggerire che tutti sono utili, nessuno indispensabile"

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 25 ottobre 2024 alle 09:38 / Fonte: Tuttob.com
Autore: Antonio Vistocco
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