La conferma di Tesser sulla panchina del Modena rafforza l’idea della società di voler dare seguito ad un progetto che, davanti all’esonero del tecnico, sarebbe da cestinare.

Anche perchè, spesso, cambiare per cambiare non garantisce risultati.

Coerenza, è questa l’idea che il presidente Rivetti ha voluto rafforzare constatando che il suo Modena non ha mai sfigurato.

Vero, ma ci sono numeri impietosi, frutto anche di un mercato ampiamente al di sotto delle aspettative.

C’era da ridisegnare l’attacco. La scelta, senza un minimo di fantasia,  di ingaggiare, con costi aziendali assai elevati, due giocatori già inseguiti a gennaio per la C, non ha dato nulla di nuovo. 6 presenze, 459 minuti giocati per Diaw e solo 1 rete nella goleada con la Ternana. E un gol l’ha firmato Falcinelli sempre contro gli umbri in 320 minuti con 5 presenze. 

E’ chiaro che se una squadra prende regolarmente 1 gol a partita, con un attacco così poco incisivo non puoi correre.

Ci sarebbe da chiedere e da chiedersi perchè Bonfanti è poco utilizzato (cannoniere con 2 sigilli…..), ma forse è un dettaglio al confronto di un gruppo che non regala certezze a Tesser.

I crediti che il Modena si è conquistato sul campo non hanno per ora compromesso l’entusiasmo di una tifoseria consapevole del fatto che, solo sostenendo la squadra ,si può uscire da questa situazione. 

Ma non basta per iniziare vedere la luce in fondo al tunnel. Tra conferme discutibili, acquisti non azzeccati, adesso ci sono anche giocatori insofferenti per possibili esclusioni.

Più in generale crediamo che solo sistemando le cose all’interno, si potranno creare le condizioni per una possibile risalita nella quale dobbiamo e vogliamo credere.

(Paolo Reggianini)

Sezione: Editoriale / Data: Mar 20 settembre 2022 alle 15:24
Autore: Paolo Reggianini
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