Il divieto per i tifosi gialloblù è un disagio enorme oltre che un’ingiustizia bella e buona. I rapporti fra le due tifoserie sono ottimi, tant’è che all’andata molti esponenti di vecchia data della Curva Montagnani si sono trovati a pranzo con i supporters umbri. Ma non è finita qui, in occasione della gara di domani, una comitiva di 30 persone composte da famiglie con figli, avrebbe dovuto trascorrere l’intero weekend a Terni. La partita sarebbe dovuta essere uno spunto per visitare un pezzo di Umbria insieme agli amici di un’altra squadra. Ora chi rimborserà alberghi, ristoranti e visite guidate? E se dovessero decidere di partire, sarà quanto meno concesso loro di viaggiare da turisti? 

Modi e tempi sono stati sbagliati, per l’idiozia di pochi (episodi in autostrada dell’8 gennaio) pagano appassionati che non c’entrano assolutamente nulla. La decisione presa dal Governo è il fallimento di un calcio che è sempre meno dei tifosi: così si rischia di far perdere alla gente la passione per questo sport stupendo. E d’ora in poi, prima di acquistare un biglietto nel settore ospiti, bisognerà sempre verificare che non ci siano eventuali tragitti comuni con altre tifoserie? Oggi ci hanno rimesso i tifosi del Modena, domani speriamo non accada ad altri. A questo punto l’unica speranza è che si riesca quanto meno a vedere la partita sul divano, ma visti i tempi non possiamo nemmeno esserne sicuri...

Sezione: Editoriale / Data: Ven 27 gennaio 2023 alle 20:36
Autore: Jacopo Mazza
vedi letture
Print